tirsdag 12. juni 2012

'ttaneininsalata

Eir Sterling si voltò a fissare suo marito nel suo stato semicomatoso, la morfina in circolo da appena qualche minuto, l'hypospray ed il laccio emostatico ancora appoggiati lì di fianco.

-El...
-Mmhh. No, non i cavalli.
-El...

Si stava tirando dietro un doposbornia pazzesco e l'umore non era dei migliori. Si erano ridotti a fare i giorni alterni. Era stesa nel letto da cinque ore. Sveglia da cinque ore.
-El, sono le quattro.
-No, non un cavallo, nè quattro.

Scattò su, seduta.
-EL, PUTTANEDAGUERRA, DOV'È CECILIA?
-Cecilia?

Lo sguardo vacuo frugò il suo volto, pieno di un amore placido, che sembrava stagnare lì dall'inizio dei tempi.
-.....Tua figlia, si.
-Figlia... Avevo detto che non volevo figli.


Si voltò dall'altra. Eir Sterling rimase lì, seduta nel letto a fissare la parete vuota con la sua incazzatura. Piano piano, il broncio storico si trasformò in un sorriso. Lei, a quell'età, aveva già costruito una riserva segreta dentro la sala macchine di Monroe.

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